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COLITE ULCEROSA

Definizione

Il termine colite è composto dalle parole greche «colon» (intestino crasso) e «itis» (infiammazione), nonché dalla parola latina «ulcus» (ulcera).

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, spesso caratterizzata da crisi o attacchi: periodi privi di sintomi si alternano a episodi infiammatori. Di solito la malattia è facilmente trattabile, rendendo possibile una vita normale.

La colite ulcerosa colpisce solo l’intestino crasso e rimane limitata allo strato superiore della parete intestinale, ovvero la mucosa intestinale. Inizia sempre nell’ultima sezione dell’intestino crasso, il retto, dove provoca i disturbi più forti. Da lì può diffondersi in misura variabile ad altre aree dell’intestino crasso e, nei casi più gravi, può interessare l’intero intestino crasso.
La malattia può manifestarsi a qualsiasi età, nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 30 anni. In Svizzera colpisce 5 persone su 1000.

Sintomi

  • Diarrea, spesso con presenza di sangue e/o muco
  • Dolori addominali o crampi addominali, spesso nella parte inferiore sinistra dell’addome
  • Frequente stimolo a evacuare e necessità di liberarsi dalle feci, a volte molto urgente o in modo incontrollato
  • Evacuazione notturna, defecazioni frequenti fino a 20 volte al giorno
  • Dolori prima o dopo l’evacuazione
  • Sensazione di «gonfiore»
  • Inappetenza
  • Perdita di peso
  • Stanchezza, spossatezza
  • Rendimento ridotto, debolezza fisica
  • Febbre
  • Anemia

Differenze nel morbo di Crohn

Tipico del morbo di Crohn:

  • La malattia può interessare l’intero tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano.
  • I focolai infiammatori non sono collegati tra loro, ma possono manifestarsi a sezioni in diversi punti dell’intestino. In mezzo si trovano sempre sezioni sane dell’intestino.
  • L’infiammazione interessa quasi sempre tutti gli strati della parete intestinale, non solo la mucosa intestinale superficiale. L’infiammazione penetra quindi molto più in profondità negli strati intestinali.
  • Nella metà delle persone colpite, nel corso della malattia si formano cortocircuiti da intestino a intestino o da intestino a pelle, le cosiddette «fistole».
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